La frequenza cardiaca è rappresentata dal numero di battiti cardiaci per unità di tempo, può variare a seconda della necessità del corpo di espelle biossido di carbonio, ad esempio durante il sonno o l’esercizio fisico.

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La misurazione della frequenza cardiaca viene utilizzata dai medici per diagnosticare patologie o determinare le condizioni mediche di un paziente, oppure viene utilizzata da atleti che vogliono monitorare la loro frequenza cardiaca per ottenere la massima efficienza fisica ed inoltre la misurazione viene usata anche da persone che devono stabilire la loro frequenza ottimale per la perdita di peso.

Se l’obbiettivo è proprio quello di bruciare i grassi, allora è necessario calcolare la giusta frequenza cardiaca che si deve avere per eliminare il grasso in eccesso, si deve determinare la cosiddetta “zona brucia grassi”.

E’ possibile determinare la frequenza cardiaca attraverso lo strumento cardiofrequenzimetro, gli strumenti di questo tipo più recenti riescono anche ad emettere un segnale acustico per avvisare l’individuo che ha valori al di sopra o al di sotto di determinati limiti di frequenza cardiaca.




La frequenza cardiaca massima è una stima che si fa della frequenza cardiaca di un individuo per capire quale si potrebbe raggiungere durante un intenso esercizio fisico. Con l’invecchiamento in genere questa frequenza massima diminuisce. Per determinarla il metodo ottimale è un test di stress; se però non è possibile farla si può ricorrere ad una sorta di “trucco”: sottrarre al valore 220 la propria età, se ad esempio si hanno 40 anni, la frequenza massima sarà di 180. Non è un metodo del tutto preciso, non da infatti la frequenza cardiaca massima effettiva ma solo quella stimata, però può dare un idea del valore che si vuole conoscere.

La frequenza cardiaca che si deve raggiunger per bruciare i grassi deve andare dal 55 per cento al 70 per cento di quella massima.

Quindi bisognerà moltiplicare il valore massimo per la percentuale: poniamo che 180 sia il valore, si farà 180 moltiplicato per 0,55, che sarà uguale a 99 battiti al minuto e 180 moltiplicato per 0,70, che sarà uguale a 126 battiti al minuto. Questi valori ci danno le indicazioni dei battiti che ci occorrono per bruciare i grassi e rappresentano rispettivamente la misura minima e massima.

Una volta che si è calcolata “ la zona brucia grassi”, bisogna necessariamente assicurarsi di regolare l’esercizio fisico in modo tale da rimanere entro i limiti stabiliti in precedenza. Inoltre bisogna controllare molto spesso il proprio battito cardiaco, se si va oltre l’intervallo stabilito sicuramente la quantità di calorie bruciate diminuirà.

Anche la scelta degli esercizi fisici da fare per perdere peso con il metodo della frequenza cardiaca è molto importante, infatti bisogna scegliere con cura quali fare in modo da potenziare al massimo lo sforzo, rimanendo entro i limiti, e cercare di bruciare il più alto numero di calorie possibili.

Internet offre una grande varietà di portali web consultabili gratuitamente, i quali forniscono consigli sull’alimentazione, sulle diete da seguire, sul benessere generale, sul tema della frequenza cardiovascolare ed ovviamente anche sull’attività sportiva e su esercizi fisici personalizzati per ogni individuo a seconda delle proprie caratteristiche ed esigenze.



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