Ispirato all’antico coltello da combattimento Fairbairn-Sykes, attualmente il coltello sopravvivenza è molto diverso da quelli utilizzati nella seconda guerra mondiale.

In sostanza, infatti, i coltelli sopravvivenza che possiamo trovare sul mercato sono molto simili a quelli da caccia ma sono stati “arricchiti” da caratteristiche che lo rendono utilizzabile per gli scopi più svariati.

Versatile e adatto anche agli usi più estremi, il coltello da sopravvivenza è un vero e proprio “attrezzo multiuso”.

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Coltelli da sopravvivenza: le caratteristiche e la lama

I coltelli da sopravvivenza sono infatti costituiti da una lama in grado di assolvere a compiti eterogenei. Uno di questi compiti è, ovviamente, la difesa personale.
Ma i coltelli survival ci aiutano anche a tagliare il legno durante un campeggio oppure mentre ci stiamo dedicando ad uno dei nostri lavori all’aperto.
Ed è proprio per la sua versatilità e per il multiuso che è necessario scegliere, con cura ed attenzione, il coltello survival più adatto alle nostre esigenze.

La migliore lama per un coltello da sopravvivenza ricorda quella dei coltelli da caccia ovvero a “lama fissa”, con il codolo pieno.
Un coltello da sopravvivenza, infatti, deve essere in grado di resistere a qualsiasi condizione ed uso: la lama fissa è in grado di assolvere a questa essenziale funzione poiché consente al coltello di non spezzarsi in due come, invece, potrebbe accadere per i coltelli a scatto.

Di norma, infatti, i coltelli da sopravvivenza pieghevoli durano molto meno essendo caratterizzati anche da lame più sottili che hanno un’alta probabilità di rompersi sotto pressione.

E’ bene comunque scegliere un coltello survival con lama fissa e con codolo pieno. Ricordiamo, infatti, che anche i coltelli da sopravvivenza con lama fissa ma senza codolo pieno possono spezzarsi durante l’uso. Ciò accade perché la lama ed il manico non sono costituiti dal medesimo pezzo di metallo.

Il coltello survival deve poi essere dotato di una impugnatura ergonomica ed in grado di aderire perfettamente alle mani di chi lo usa. Il manico deve essere confortevole, semplice e deve essere progettato per seguire la dimensione della mano garantendo sempre un’ottima presa in qualsiasi situazione.

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Da preferirsi, ancora, i coltelli da sopravvivenza dotati di lama solida e caratterizzata da un trattamento termico di alta qualità che conferisca all’attrezzo robustezza e massima resistenza all’usura.
Da preferirsi, inoltre, i coltelli da sopravvivenza ad affilatura unica e non a doppio taglio.

Fondamentale è, poi, che la lama sia in acciaio di alta qualità: ricordiamo che il miglior acciaio per un coltello survival è l’acciaio inox ad alto tenore di carbonio. La punta, invece, dovrà essere appuntita: solo così riuscirete, ad esempio, a forare oppure ad eliminare schegge.

Infine, essenziale sono le dimensioni della lama del coltello da sopravvivenza. In linea di massima, il miglior coltello survival è dotato di lama di dimensioni tra i 23-25 centimetri.



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